la dedizione per il suo piccolo Draco e più in generale il rispetto per gli animali ed il Pianeta la rendono unica e preziosa.
A lei la parola!
Fin da bambina ho avuto un debole per gli animali.
Sono sempre stata attratta da loro.
Passavo ore a coccolare i gattini del mio vicino di casa.
Giocavo con tutti i cani del vicinato, sia che fossero cuccioli o adulti.
Mi intrufolavo nei gabbioni dei conigli per poter far salire sulle mie gambe i cuccioli.
Passavo pomeriggi interi a dare da mangiare alle galline.
Guardavo tutti i documentari, li adoravo e li preferivo ai cartoni animati.
Ma questo amore per gli animali è stato offuscato dalla cultura e dalle tradizioni familiari.
Ho mangiato carne e derivati per molti anni, per troppi anni.
Poi, una sera qualunque, mentre navigano in internet mi sono imbattuta in una parola:
ANTISPECISTA.
Dentro di me qualcosa é scattato.
Ho fatto delle ricerche.
Altra parola in cui mi sono imbattuta è stata
VEGAN.
Era il 2010.
La parola Vegan/Antispecista iniziava a girare sui social.
Sempre più incuriosita ho approfondito ulteriormente l’argomento arrivando a scoprire un sito che ha cambiato in tre minuti la mia vita e la concezione del valore che davo alla parola stessa.
Il sito era www.laverabestia.org
Un video di tre minuti è stato sufficiente. Un video neppure tanto cruento.. ma è bastato.
Dentro di me è cambiato qualcosa.
La carne che fino ad allora avevo mangiato è ritornata ad essere una vita, ad essere animale che fin da bambina avevo amato.
Tre minuti di video…
Un minuto per svuotare completamente frigo e congelatore.
Ho pianto. Maremma se ho pianto.
Per mesi mi sono sentita in colpa verso loro.
Gli animali, gli ultimi degli ultimi.
Ho continuato a guardare filmati sui macelli, sugli allevamenti intensivi, sulla produzione di pellicce. Se trovavo un filmato oscurato per non urtare la sensibilità dell’utente, lo aprivo comunque.
Volevo vedere tutto il dolore che anch’io, fino a poco tempo prima, inconsapevolmente, avevo inferto ai miei fratelli animali.
Più guardavo, più dentro di me aumentava la rabbia verso chi si rifiutava di aprire gli occhi.
Non lo accettavo.
Solo adesso, a distanza di anni, mi rendo conto che il provare rabbia è il passo successivo alla consapevolezza.
Quando scopri che i tuoi atteggiamenti, le tue scelte, decidono la vita o la morte di altri, vorresti che tutti aprissero gli occhi su questa verità.
Ma l’essere umano non funziona così.
La mia verità non sempre coincide con quella degli altri.
C’è stato il tempo delle manifestazioni, dei presidi, degli eventi.
Milano, Brescia, Roma, Ivrea, Montichiari, Torino, Verona, Siena, Firenze, Pisa, Genova..
Contro i circhi, zoo, acquari, caccia, allevamenti, vivisezione, pellicce..
Ci sono stati flash mob, creazione di gruppi, pagine.
Insomma tanta voglia di far conoscere la realtà agli altri.
Poi mi sono accorta che la maggior parte delle persone quando scopre che sono vegana mi chiede:
《Ma te, cosa mangi?》
Step successivo nella mia evoluzione al veganesimo è stato il mostrare ad altri, il far capire cosa mangiavo.
Far vedere che l’alimentazione vegan è una scelta culinaria ricca di piatti, buona e gustosa. Fondamentale è l’informazione, non possiamo improvvisarci alimentaristi e quindi Il mio consiglio è quello di farsi seguire da un bravo nutrizionista finché non si apprendono le proprietà e le caratteristiche dell’alimentazione vegetale.
In realtà questo dovrebbe essere un dogma per tutti i tipi di alimentazione perché spesso la dieta di ognuno di noi non è ben bilanciata.
Le carenze sono in agguato sia in una dieta vegana ché in una onnivora.
È nato così un piccolo album sul mio profilo Facebook:
“La mia cucina vegan”. ?
Ovviamente continuo a sperare in un cambiamento collettivo.
Non solo per gli animali da reddito, ma verso tutti gli animali. Anche verso i nostri amici pelosi che accogliamo all’interno delle nostre case.
Ho sette cani. Sei chihuahua e un beagle.
Ognuno di loro ha un passato più o meno brutto.
In particolar modo uno di loro.
Draco, un chihuahua con atassia cerebellare causata da un trauma a pochi giorni di vita.
Involontariamente gli hanno calpestato la testolina e Il conseguente trauma l’ha portato al coma.
È stato in coma per tre giorni, al suo risveglio si sono manifestati subito difficoltà motorie, muscolari, di coordinamento e tremori.
Ma lui è un combattente, da qui il suo nome: Draco il guerriero.
Lui voleva vivere, non si è mai arreso.
Mi è arrivato un suo video dalla mia veterinaria.
Nel video c’era un piccolo batuffolo tutto scarruffato che cercava di mettersi in piedi, più cadeva, più strisciava più si rotolava e più lui provava a rimettersi in piedi…
Non mollava.
La frase che accompagnava il video mi ha raggelato:
“Rossella mi puoi aiutare a trovare casa a questo chihuahua? Adozione del cuore. Se non trovo una famiglia, mi hanno chiesto di sopprimerlo.”
Io e il mio compagno non ci abbiamo pensato un attimo.
Lo abbiamo preso con noi.
Il mio piccolo guerriero è un combattente che ha bisogno di continue sedute di fisioterapia.
Deve fare fisioterapia almeno una volta a settimana.
Fa piscina, che lui odia tanto, per il mantenimento del tono muscolare, percorsi propriocettivi per la coordinazione e l’equilibrio, tapis roulant per il miglioramento dell’andatura e stretching passivo.
Insomma è un canino super impegnato ma ce la sta mettendo tutta perché lui vuole vivere e ama vivere.
Chi siamo noi per decidere di mettere fine a una vita?
Finché c’è speranza non bisogna mai arrendersi, Draco non si è mai arreso e noi con lui.
Se volete seguire le marachelle di Draco il guerriero e la banda dei chihuahua ci trovate su facebook e su instagram.
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