L’ORECCHIO ASSOLUTO ESISTE?

L’orecchio assoluto esiste?

Ebbene sì! L’orecchio assoluto è un’indiscutibile realtà, sebbene riguardi solo pochi eletti. Tra questi fortunati sono da annoverare nomi illustri quali Mozart, Beethoven, Bach, Frank Sinatra, Stevie Wonder, Jimmy Hendrix, la Streisand, ecc.

Ma cos’è esattamente l’orecchio assoluto?

Immaginiamo tre persone che stanno stirando e che iniziano a cantare lo stesso pezzo.

Tradizionalmente avrei dovuto collocare i nostri eroi sotto la doccia, ma io canto quando ascolto la radio durante lo stiro, quindi…assecondatemi!

La prima massaia stiratrice si chiama Mario; ovviamente iniziamo con un uomo stiratore per stravolgere le aspettative!

Mario non ha alcuna formazione musicale e canta come la maggior parte del genere umano: rispetta la sequenza corretta del brano ma può capitare che alcune note superino oppure rimangano leggermente più corte rispetto all’altezza esatta.

Mario non è partito con la stessa nota con cui inizia Al Bano… Dimenticavo! I nostri tre eroi cantano “Nel sole” di Al Bano, brano da me usato ed abusato per ogni forma di esperimento musicale!

Aggiungo un dettaglio: che c’è la forte probabilità che quella con cui Mario ha esordito non sia neppure una nota esistente, bensì una forma intermedia tra due note reali!

Questo è molto comune, non è una pecca, siamo fatti così. Inoltre, la scelta stessa della frequenza dei suoni a cui si è deciso di dare un nome e con cui accordiamo gli strumenti è a propria volta oggetto di lunghe disquisizioni

Anche una soprano sta cantando Al Bano mentre stira: Alessandra, voce potente ed educata, canta rispettando tutti gli intervalli e le altezze del brano, ma anche lei non è partita dalla nota originale di Al Bano, perché non ha l’orecchio assoluto.

Mei, la nostra terza voce, è una signora di origini cinesi trasferitasi in Italia per lavoro e sposata da ben vent’anni con il signor Rossi, grande fan di Al Bano, passione che ha trasmesso alla moglie.

La signora Mei, pur non avendo alcuna preparazione musicale, intona “Nel sole” con la nota perfetta e rispettando tutti gli intervalli del brano. Come è possibile?!

La nostra terza cantante possiede quella peculiarità nota appunto come ORECCHIO ASSOLUTO: la capacità di riprodurre fedelmente la frequenza delle note senza il minimo errore. Una dote che pochissime persone al mondo possono vantare.

Sicuramente Alessandra è una cantante migliore della signora Mei, magari anche Mario, ma la capacità della signora Mei di riprodurre fedelmente le note ascoltate la rende un soggetto raro.

Questa signora, in tenera età è stata capace di memorizzare le note di un pianoforte oppure di un altro strumento solista, come ad esempio un flauto o un organo, ed è in grado di riproporle con fedeltà high tech.

Forse i suoi genitori le suonavano filastrocche al pianoforte oppure con un flauto. Può essere…. Ritengo però assai più probabile che tale dote le derivi dalle caratteristiche della sua lingua madre, il cinese. Esso è infatti ricchissimo di suoni e sfumature tonali: la stessa parola pronunciata con altezze diverse può avere diversi significati, quindi i bimbi cinesi sono abituati sin da piccoli ad ascoltare certe altezze con grande attenzione e ad assimilarle. Tale approccio favorisce la formazione del famoso orecchio assoluto, una rarità negli europei e negli abitanti delle Americhe e più facilmente riscontrabile fra la popolazione cinese e vietnamita.

Studi molto recenti parrebbero aver individuato un’associazione tra il DNA e lo sviluppo di questa capacità. Gli studi sono ancora in corso, ma nei soggetti presi in esame la corteccia uditiva sembra essere molto sviluppata.

Oltre a quelle citate, molte star della musica moderna millantano tale dono, ma avendole sentite stonare pesantemente, ho preferito non citarle!

Lo studio delle frequenze dei suoni e della musica è un argomento affascinante e magico che indubbiamente ci riserva ancora chissà quante sorprese. E le pochissime persone al mondo dotate della capacità di riprodurre un suono come fosse una parola sono l’esempio vivente di quanto ancora abbiamo da scoprire!